Apicoltori a Convegno

Il Presidente della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea Paolo De Castro e il Presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone in videoconferenza all’annuale Convegno APAT Apicoltori in Veneto svoltosi l’8 dicembre a SS. Angeli del Montello, in provincia di Treviso e coordinato dal Presidente Stefano Dal Colle.

 

Cirone-De-CastroSul tavolo la scottante questione dell’impiego del farmaco veterinario in apicoltura, che il nostro Paese vorrebbe vietare contro l’orientamento generale di 27 Stati membri. La questione è stata esaminata, nel corso dell’inusuale collegamento tra Bruxelles, Roma e Treviso, senza corollari di natura formale e andando al sodo delle cose: «Credo di raccogliere, in questo momento - ha detto Cirone a De Castro - un’istanza che è certamente degli apicoltori del Veneto, ma che riguarda tutti gli apicoltori italiani». Si tratta del Regolamento CE n. 1234/2007 grazie al quale da molti anni sono stati ammessi a contributo piani di risanamento territoriale: una misura voluta dall’Unione Europea, che ha consentito di tutelare e salvaguardare il patrimonio apistico nazionale dai danni procurati dalla varroasi, facendo ricorso a molecole autorizzate e raggiungendo la quasi totalità degli allevatori. «Ora il Ministero della Salute ci dice che non possiamo più farlo - hanno segnalato i Presidenti FAI e APAT al Presidente della ComAgri europea – e quindi ci dice che noi apicoltori italiani siamo diversi da tutti gli altri apicoltori dei 27 Stati membri! Ma soprattutto ci si sta dicendo che un Regolamento comunitario, in Italia, può essere disatteso per un vizio apparentemente formale. Questo è inaccettabile e noi chiediamo aiuto!».

Gli ha fatto eco De Castro, anticipando intanto la notizia dell’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE della nuova “OCM Unica” che prevede, tra l’altro, ulteriori spazi di flessibilità per i programmi a favore del miele e dell’apicoltura. «Il Regolamento – ha chiarito l’On. De Castro – è un provvedimento che entra in vigore in tutto il territorio dell’Unione e senza alcuna possibilità di individuare né vizi di forma né altro: gli Stati membri devono applicarlo nella misura in cui l’Unione Europea l’ha fatto. Per cui è da dubitare che ci possano essere forme di aggiramento delle decisioni comunitarie; qualora questo avvenisse, sarà mia cura, come pure della Commissione Agricoltura e della stessa Commissione Esecutiva del Commissario Dacian Ciolos (il Commissario per l’Agricoltura dell’Unione europea) attivarci perché sia a Bruxelles, ma anche a Roma, si comprenda come gli indirizzi comunitari sono quelli che noi dobbiamo seguire».

Relatori

La questione sollevata da alcuni Uffici del Ministero della Salute, i cui orientamenti stanno gettando scompiglio in gran parte delle Regioni italiane, alle prese con l’emanazione dei bandi per la programmazione delle attività finanziate dall’Unione Europea, è dunque in contrasto con la generalità degli orientamenti comunitari oltre che con le comuni regole del buon senso che, in apicoltura, come nell’amministrazione della cosa pubblica, valgono molto più di ogni altra cosa. In programma, poi, tre argomenti nelle relazioni presentate al numeroso pubblico di Apicoltori presenti: il dott. Andrea Besana (Veterinario dell’Associazione Apicoltori di Bologna) per un aggiornamento sul nosema e i consigli per limitare i danni agli alveari; il dott. Gianluigi Bressan 

(Veterinario dell’ASL 22 - Verona) per gli aspetti legislativi strettamente connessi all’attività dell’Apicoltore e la dott.ssa Silvia De Bortoli (Coldiretti di Treviso) per avere un quadro completo sulla normativa fiscale correlata all’attività di Apicoltura.    

La giornata è continuata, a fine Convegno, con il consueto momento conviviale e di Festa nel vicino Ristorante “Boomerang” .

La video conferenza 

 

 

 

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